Quando siamo partiti per questa avventura, non avremmo mai pensato di incontrare cosi’ tanti amici vecchi e nuovi, che si sono dati da fare con noi al lavoro. In effetti si e’ trattato di una grazia sovrabbondante: perché se togliamo i mesi in cui abbiamo goduto di uno splendida solitudine legata al lock-down, possiamo dire che non e’ trascorso mese senza ricevere un aiuto concreto da qualcuno.
Che si trattasse di pulizie, tinteggiature, lavori nel verde, messa in opera di porte od altro… tanti hanno contribuito, e nessuno e’ stato secondario. Perché il lavorare assieme riduce la fatica, moltiplicando le forze. Ti fa sentire che non sei solo, che il mondo non e’ uno spazio ostile, ma il luogo dove si celebra la comunione. Che il lavoro non e’ una maledizione, ma il tempo che dedichiamo per offrire agli altri un dono.
E’ nel tempo che ci viene donato da questi amici che percepiamo la presenza di Chi vive per donarsi. E quando guardiamo queste immagini, non possiamo non sentirci commossi e grati. Quando osserviamo ogni volto, percepiamo con certezza che ecco, e’ vicino a voi il regno di Dio.